SISTEMA DEI SERVIZI E DELLE INFRASTRUTTURE

PARTE I

 

 

Parametri di riferimento

Sistema delle infrastrutture per la mobilità ed i parcheggi previsti dal PUC

1 – Localizzazione delle dotazioni obbligatorie del PUC

(art. 34, comma 1, lett. d), l.r. 36/1997 e s.m.), da numerare ed indicare sulla cartografia di Struttura del Piano.

Per ciascuna previsione di nuove dotazioni territoriali obbligatorie da realizzare deve anche essere indicato in quale regime normativo del PTCP – Assetto Insediativo ricade in tutto o in parte la dotazione prevista.

1)                   Piste ciclabili (compatibilmente con la morfologia del territorio): Non presenti.

 

2)                   Parcheggi pubblici di quartiere/frazione:

 

ESISTENTI

Codice dotazione

Sintetica descrizione

Superficie mq.

PTCP – Assetto insediativo

d1

PARCHEGGIO IN VIA MAZZINI

366

 

d2

PARCHEGGIO IN VIA LAGOSCURO

1299

 

d3

PARCHEGGIO IN VIA MAZZINI

516

 

d5

PARCHEGGIO IN SP 50

345

 

d7

PACHEGGIO IN VIA LAGOSCURO

368

 

d8

PACHEGGIO IN VIA CANEVAI

1034

 

d9

PARCHEGGIO SOTTOSTANTE A VIA MAZZINI

961

 

d10

PARCHEGGIO IN VIA MAZZINI

103

 

d11

PARCHEGGIO VIA TAGGIA

117

 

d12

PARCHEGGIO IN VIA COSTA SAN GIUSEPPE

130

 

 

 

IN PROGETTO

 

Codice dotazione

Codice dotazione

Codice dotazione

PTCP – Assetto insediativo

dp21

PARCHEGGIO SP 50

456

NI CO

dp31

PARCHEGGIO IN VIA CAVOUR

1065

NI CO

 

 1Destinazione territoriale preordinata all’espropriazione per pubblica utilità.

 

 

3)                Parcheggi a servizio di ambiti storici ed urbani pedonali:

 

ESISTENTI

Codice dotazione

Sintetica descrizione

Superficie mq.

PTCP – Assetto insediativo

d4

PARCHEGGIO IN PROSSIMITA DELLA CHIESA PARROCCHIALE

2070

 

d6

PARCHEGGIO IN VIA LAGOSCURO

1070

 

 

 

IN PROGETTO

Codice dotazione

Sintetica descrizione

Superficie mq.

PTCP – Assetto insediativo

Dp11

PARCHEGGIO IN VIA CONIO

1315

NI CO

 

1Destinazione territoriale preordinata all’espropriazione per pubblica utilità.

 

 

4)                Aree pubbliche riservate alla distribuzione delle merci a servizio degli ambiti storici ed urbani pedonali: Non presenti.

 

 

5)                Viabilità di livello locale:               

 

VIABILITA’ DI LIVELLO LOCALE - ESISTENTE

(id informatico)

Codice dotazione

Tipologia infrastruttura

Uso infrastruttura

Sintetica descrizione

PTCP – Assetto insediativo

1

Str1

Extraurbana secondaria

Pubblico /  civile

SP 50

 

2

Str2

Extraurbana secondaria

Pubblico /  civile

SP 50

 

3

Str3

Extraurbana secondaria

Pubblico /  civile

SP 50

 

4

Str4

Extraurbana secondaria

Pubblico /  civile

SP 50 - VIA MAZZINI

 

5

Str5

Extraurbana secondaria

Pubblico /  civile

P.ZZA DANTE

 

6

Str6

Extraurbana secondaria

Pubblico /  civile

VIA LAGOSCURO

 

7

Str7

Extraurbana secondaria

Pubblico /  civile

SP 50 - VIA MAZZINI

 

8

Str8

Urbana di quartiere

Pubblico /  civile

SP 50 - VIA MAZZINI

 

9

Str9

Extraurbana secondaria

Pubblico /  civile

SP 50 - VIA MAZZINI

 

10

Str10

Extraurbana secondaria

Pubblico /  civile

VIA CAVOUR

 

11

Str11

Extraurbana secondaria

Pubblico /  civile

SP 49 - VIA DEI VALLONI

 

12

Str12

Urbana di quartiere

Pubblico /  civile

SP 49 - VIA DEI VALLONI

 

13

Str13

Urbana di quartiere

Pubblico /  civile

SP 50 - VIA CASTELLARO

 

14

Str14

Urbana di quartiere

Pubblico /  civile

SP 50 - VIA CASTELLARO

 

15

Str15

Urbana di quartiere

Pubblico /  civile

SP 50 - VIA CASTELLARO

 

16

Str16

Urbana di quartiere

Pubblico /  civile

SP 50 - STRADA PROVINCIALE LINGUEGLIETTA

 

17

Str17

Urbana di quartiere

Pubblico /  civile

SP 50 - STRADA PROVINCIALE LINGUEGLIETTA

 

20

Str20

Extraurbana secondaria

Pubblico /  civile

SP 50 -  STRADA PROVINCIALE LINGUEGLIETTA

 

21

Str21

Extraurbana secondaria

Pubblico /  civile

SP 50 - STRADA PROVINCIALE LINGUEGLIETTA

 

22

Str22

Extraurbana secondaria

Pubblico /  civile

SP 50 - STRADA PROVINCIALE LINGUEGLIETTA

 

23

Str23

Extraurbana secondaria

Pubblico /  civile

SP 50 - STRADA PROVINCIALE LINGUEGLIETTA

 

24

Str24

Extraurbana secondaria

Pubblico /  civile

SP 50 - STRADA PROVINCIALE LINGUEGLIETTA

 

25

Str25

Extraurbana secondaria

Pubblico /  civile

VIA CANEVAI

 

26

Str26

Extraurbana secondaria

Pubblico /  civile

VIA CONIO

 

27

Str27

Extraurbana secondaria

Pubblico /  civile

VIA CONIO

 

28

Str28

Extraurbana secondaria

Pubblico /  civile

VIA CONIO

 

29

Str29

Extraurbana secondaria

Pubblico /  civile

REGIONE VIGNE-POGGI

 

30

Str30

Extraurbana secondaria

Pubblico /  civile

REGIONE VIGNE-POGGI

 

31

Str31

Extraurbana secondaria

Pubblico /  civile

VIA CONIO

 

32

Str32

Extraurbana secondaria

Pubblico /  civile

VIA COSTA SAN GIUSEPPE - VIA DELLA TORRE - VIA ROMA

 

33

Str33

Campestre

Pubblico /  civile

REGIONE VIGNE-POGGI

 

34

Str34

Extraurbana secondaria

Pubblico /  civile

/

 

35

Str35

Extraurbana secondaria

Pubblico /  civile

VIA LAGOSCURO

 

36

Str36

Extraurbana secondaria

Pubblico /  civile

VIA MONTE COSTA

 

37

Str37

Extraurbana secondaria

Pubblico /  civile

VIA MONTE COSTA

 

38

Str38

Extraurbana secondaria

Pubblico /  civile

SP 49 - VIA DEI VALLONI

 

39

Str39

Extraurbana secondaria

Pubblico /  civile

/

 

40

Str40

Extraurbana secondaria

Pubblico /  civile

SP 50 - VIA CASTELLARO

 

41

Str41

Extraurbana secondaria

Pubblico /  civile

SP 50 - STRADA PROVINCIALE LINGUEGLIETTA

 

42

Str42

Extraurbana secondaria

Pubblico /  civile

SP 50 - VIA CASTELLARO

 

43

Str43

Campestre

Pubblico /  civile

REGIONE ZUNCHI

 

44

Str44

Campestre

Pubblico /  civile

REGIONE ZUNCHI

 

45

Str45

Campestre

Pubblico /  civile

REGIONE ZUNCHI

 

46

Str46

Extraurbana secondaria

Pubblico /  civile

VIA DEI VALLONI

 

 

 

 

 

 

 

 

VIABILITA’ DI LIVELLO LOCALE - PREVISTA

(id informatico)

Codice dotazione

Tipologia infrastruttura

Uso infrastruttura

Sintetica descrizione

PTCP – Assetto insediativo

47

Str47

Extraurbana secondaria

Pubblico /  civile

COLLEGAMENTO CON IL COMUNE DI CASTELLARO

ANI MA

48

Str48

Extraurbana secondaria

Pubblico /  civile

COLLEGAMENTO TRA VIA DEI VALLONI E VIA MAZZINI

NI CO; IS MA;

IS MA CPA

49

Str49

campestre

Pubblico /  civile

A SERVIZIO DEL SUB-AMBITO RQ-TPA-1

IS MA;

IS MA CPA

50

Str50

Carrareccia, carreggiabile (strada a fondo naturale)

Pubblico /  civile

LOCALITA' SORAIOLI

IS MA

51

Str51

Carrareccia, carreggiabile (strada a fondo naturale)

Pubblico /  civile

/

ANI MA

52

Str52

Extraurbana secondaria

Pubblico /  civile

COLLEGAMENTO CON IL COMUNE DI TERZORIO

IS MA

53

Str53

Urbana di quartiere

Pubblico /  civile

/

NI CO

54

Str54

Carrareccia, carreggiabile (strada a fondo naturale)

Pubblico /  civile

/

NI CO; IS MA

 

 

6)       Viabilità di livello sovracomunale:

 

VIABILITA’ DI LIVELLO SOVRACOMUNALE - ESISTENTE

(id informatico)

Codice dotazione

Tipologia infrastruttura

Uso infrastruttura

Sintetica descrizione

PTCP – Assetto insediativo

18

Str18

Autostrada

Pubblico /  civile

Autostrada A10

 

19

Str19

Autostrada

Pubblico /  civile

Autostrada A10

 

55

Str55

Autostrada

Pubblico /  civile

Autostrada A10

 

56

Str56

Autostrada

Pubblico /  civile

Autostrada A10

 

 

7)       Altre infrastrutture per la mobilità previste dal Piano: Non presenti.

 

2- Localizzazione delle eventuali dotazioni aggiuntive del PUC

(art. 34, comma 2, lett. d), l.r. 36/1997 e s.m.) da numerare ed indicare sulla cartografia di Struttura del Piano.

Per ciascuna previsione di nuove dotazioni territoriali aggiuntive da realizzare deve anche essere indicato in quale regime normativo del PTCP – Assetto Insediativo ricade in tutto o in parte la dotazione prevista.

1)   Impianti per la mobilità urbana in sede propria (in presenza dei relativi fabbisogni ed anche a servizio di più Comuni):

Non presenti

 

2)   Mercati annonari comunali a servizio di vasti ambiti territoriali:

Non presenti

 

3)   Parcheggi pubblici di interscambio (nei Comuni ove sono presenti differenti sistemi di trasporto pubblico):

Non presenti

 

3 – Dotazione minima per unità di carico urbanistico prevista dal PUC, in base alla classificazione del Comune di cui all’art. 3 del RR n. 2/2017

Classificazione del Comune: MONTANO dotazione minima per infrastrutture per la mobilità ed i parcheggi: in funzione dei relativi fabbisogni stimati dal PUC e comunque non inferiori a 3 mq/UCU

Dotazione minima complessiva prevista dal PUC 7,7 mq/U.C.U. per le infrastrutture per la mobilità ed i parcheggi (art. 3, comma 2, lett. d), RR n. 2/2017)

4 – Disciplina delle destinazioni d’uso

complementari eventualmente ammesse negli ambiti riservati alle infrastrutture per la mobilità ed i parcheggi.

Funzioni complementari ammesse

Le funzioni complementari non sono ammesse ad eccezione del dp3 (max. 50%)

Eventuali limitazioni di cui all’art. 13, comma 2, l.r. 36/1997 e s.m.:

No

1)   Produttiva direzionale: No

2)   Commerciale: Si

3)   Autorimesse e rimessaggi: Si

4)   Servizi: Si

5)   Parcheggi privati: Si

5 – Disciplina degli interventi edilizi sugli edifici e sulle aree destinati alle infrastrutture per la mobilità ed i parcheggi

Prescrizioni generali per gli interventi sulle infrastrutture per la mobilità e parcheggi pubblici esistenti:

Sono sempre consentiti interventi per la conservazione in efficienza delle infrastrutture esistenti, mediante opere di modifica o integrazione, finalizzati all’adeguamento normativo, sulla base di progettazione definitiva, approvata anche con effetto di pubblica utilità tenendo conto dei caratteri del paesaggio interessato.  

Sugli edifici esistenti funzionali all’esercizio dell’infrastruttura sono consentiti tutti gli interventi sino alla ristrutturazione edilizia.

Sugli edifici esistenti che interferiscono con le infrastrutture di previsione, sono consentiti tutti gli interventi per la loro conservazione fino al risanamento conservativo.

Negli immobili, o porzioni immobiliari, funzionalmente indipendenti dall’infrastruttura e nelle aree e negli immobili regolarmente esistenti eventualmente sottostanti a viadotti, si applica la disciplina dell’Ambito di Conservazione o di Riqualificazione prevalente al contorno dell’infrastruttura.

Demolizione con ricostruzione:

Consentita solo per gli edifici funzionali all’esercizio dell’infrastruttura, salvo che per gli edifici significativi sotto il profilo architettonico o documentario.

Nuova costruzione:

- La realizzazione di grandi infrastrutture di interesse generale è soggetta alla specifica disciplina di settore ed il dimensionamento è definito in sede di progetto dell’opera pubblica, in ragione delle esigenze funzionali e dell’attenuazione dell’impatto sull’ambiente, da valutarsi con i relativi studi prescritti dalla vigente legislazione in materia.

Con la stessa progettazione sono definite anche le eventuali funzioni complementari ammesse e stabiliti i relativi dimensionamenti, con correlativa modificazione della perimetrazione degli ambiti posti al contorno, per quanto necessario all’inserimento di tali funzioni.

Nel rispetto della specifica normativa di settore sono sempre consentiti interventi di sostanziale modifica o integrazione delle infrastrutture generali pubbliche esistenti, finalizzati al loro potenziamento, sulla base di progettazione definitiva approvata anche con effetto di pubblica utilità, tenendo conto dei caratteri del paesaggio interessato.  

- La realizzazione di infrastrutture di interesse locale, anche se non espressamente indicate nella pertinente cartografia del Piano, deve risultare conforme alle caratteristiche tecniche di seguito indicate.

- Nel caso di opere pubbliche, oltre all’osservanza della disciplina di carattere generale relativa alle caratteristiche tecniche, il dimensionamento è definito in sede di progetto, in ragione delle esigenze funzionali e del contenimento dell’impatto sull’ambiente, da valutarsi ove prescritto con i relativi studi; con la stessa progettazione sono definite anche le eventuali funzioni complementari ammesse e stabiliti i relativi dimensionamenti, con correlativa modificazione della perimetrazione degli ambiti posti al contorno per quanto necessario all’inserimento di tali funzioni.

- E’ inoltre consentita la realizzazione di parcheggi interrati, sottostanti alle infrastrutture esistenti e di previsione a condizione della contestuale esecuzione delle infrastrutture previste o del rinnovamento di quelle esistenti.

- Nelle aree funzionalmente connesse alle infrastrutture di interesse generale e locale, la nuova costruzione è inoltre consentita per realizzare:

impianti di distribuzione di carburanti, nel rispetto della disciplina e delle caratteristiche previste dalla normativa regionale vigente in materia;

- impianti di distribuzione di carburanti, nel rispetto della disciplina e delle caratteristiche previste dalla normativa regionale vigente in materia;

- servizi pubblici compatibili con la tipologia di infrastruttura;

- parcheggi pubblici.

6 – Sistemazione degli spazi liberi nelle infrastrutture per la mobilità

Nelle aree libere delle infrastrutture per la mobilità sono consentite le seguenti sistemazioni:

parcheggi a raso esclusivamente pubblici;

manufatti limitatamente a pensiline funzionali all’infrastruttura.

7 – Disciplina delle distanze, fasce di rispetto e deroghe per le infrastrutture per la mobilità

I nuovi edifici funzionali all’esercizio delle infrastrutture di interesse generale e quelli destinati alle funzioni ammesse, devono rispettare le seguenti distanze:

- m. 5,00 dai confini di proprietà;

- il progetto dell’opera pubblica stabilisce la adeguate distanze dall’infrastruttura da realizzare o esistenti.

Le fasce di rispetto previste dalla legislazione vigente a protezione delle infrastrutture non sono riportate cartograficamente nel PUC, trattandosi di parametri stabiliti dalla vigente legislazione in materia.

8 – Caratteristiche tecniche dei parcheggi pubblici

Le aree specificatamente concepite e attrezzate per la sosta dei veicoli possono essere aree scoperte a raso e/o aree con strutture edilizie interrate o in elevazione o miste.

E’ consentita la realizzazione di parcheggi a raso, in struttura in elevazione e in interrato subordinati alla stipula di convenzione e ove compatibili con le norme geologiche.

-Parcheggi interrati: massimo 1 piani e nel rispetto delle distanze previste dal presente Piano;

-Parcheggi in elevazione: consentiti esclusivamente per il servizio dp 3. Tale servizio dovrà avere un h. massima di 3 piani fuori terra (h max 9 m.) compatibili con le distanze previste dal presente Piano. Dp3 potrà ospitare al suo interno un parcheggio pubblico, posti auto privati e un magazzino del Comune.

 

E’ consentita, in deroga alla disciplina sulle distanze legali, la realizzazione di parcheggi completamente interrati ossia effettuati totalmente al di sotto del piano di campagna naturale. I parcheggi e le autorimesse in tutto od in parte fuori terra sono soggetti alla disciplina urbanistica (anche in materia di distanze) dettata per le ordinarie nuove costruzioni fuori terra.

Nei parcheggi di superficie dovrà essere messo a dimora 1 albero ogni 50 mq di superficie utile.

Dovranno essere evitate localizzazioni in corrispondenza di intersezioni stradali e ingressi/uscite su strade trafficate, dovrà essere progettato il raccordo con le strade delle eventuali rampe di ingresso e di uscita dal parcheggio, dovranno essere salvaguardate le preesistenze vegetali integrandole nel progetto. Il progetto del parcheggio a raso dovrà tenere conto del contesto considerando le visuali, modellando il terreno, distribuendo la vegetazione, riducendo altresì il grado di impermeabilizzazione anche mediante l’impiego di pavimentazioni permeabili.

Tra i materiali destinati alla realizzazione di parcheggi e di aree di sosta all’aperto, devono essere privilegiati materiali ecocompatibili integrabili nell’ambiente e nel paesaggio, quali, a titolo d’esempio:

a)        i grigliati carrabili realizzati in HDPE riciclabili e stabilizzati ai raggi U.V., di altezza almeno di cm 4. Provvisti di asole di comunicazione e drenaggio di dimensione fino a 27x15 mm con luce trasversale e longitudinale a funzione aerobica, dotati di micro vaschette predisposte in ogni alveolo atte a creare una riserva d’acqua pari a 1,5 lt/mq., costituiti dal lato superiore da un reticolo di costole e dal lato inferiore da un reticolo di canali intercomunicanti atti a ricevere la sabbia sottostante, conferendo estrema stabilità, formato da un mix di alveoli di varie forme geometriche (cerchi, quadrati, rombi e trapezi) e da costole, struttura elastica e resistente, certificati a 187 ton/mq. ,superficie antiscivolo provvista di spuntoncini arrotondati. Destinati ad un riempimento con terriccio organico, torba e sabbia mantenendosi appena al di sotto del bordo ed alla semina per la formazione del manto erboso;

b)       i masselli fotocatalitici che assorbono le polveri sottili, abbassando la soglia di inquinamento e proteggendo la salute;

c)        il calcestruzzo con cromofibre composto da sabbia e inerti locali e prodotto come un calcestruzzo, per ottenere un pavimento con un ritiro perfettamente controllato, una superficie rugosa ed anti-fessurazione, antisdrucciolo, resistente alle abrasioni e un’elevata durata;

d)       le pavimentazioni naturali in terra stabilizzata al fine di conseguire un manufatto che esteriormente assume l'aspetto della terra battuta, ma che presenta ottime caratteristiche di stabilità interna, portanza e resistenza agli agenti atmosferici, rimuovendo le pellicole organiche attive consentendo una soddisfacente cementazione intergranulare derivante dall'azione del cemento disperso nella terra da trattare.

e)       autobloccanti con colorazioni e naturalezza della pietra, resistenti, privi di esigenze di manutenzione.

f)         pietra naturale in lastre grezze, lavorate o semilavorate per svariate applicazioni come pavimentazioni, rivestimenti e bordure stradali, etc. Caratterizzati dalla forma squadrata e dalle coste segate, sono adatte ad utilizzi esterni per pavimentazioni sia di piccole che di grandi superfici. Fornibili con piano a colore vario od omogeneo.

g)        Ghiaino di fiume lavato.

h)       Asfalto cantonato da riquadri in pietra naturale.

 

I parcheggi pubblici scoperti già esistenti devono, ove possibile, essere arredati e, ove necessario, essere attrezzati con percorsi pedonali e alberature di provenienza locale.

Per i parcheggi scoperti di impianto lineare la loro realizzazione è prevista lungo il ciglio stradale secondo una disposizione lineare, per una profondità di 3 m ed una lunghezza di 4.80 m a posto macchina. Ove necessario, é possibile realizzare muri di sostegno, di altezza comunque non superiore ai 3 m e rifiniti in pietra a paramento.

Per quanto riguarda gli interrati (o la parte di essi) non compresi all'interno del sedime del fabbricato, devono essere coperti a verde per un'altezza non inferiore a cm 50. La superficie dell'area da destinare a verde deve essere almeno pari a ¾ dell'intera superficie dell'interrato non compreso nel sedime del fabbricato.

 

Caratteristiche costruttive parcheggi in struttura

Nei parcheggi in struttura interrati in tutto o in parte privi di edifici soprastanti la copertura deve essere progettata come superficie praticabile e spazio d’uso pubblico (parcheggio a raso, piazza, giardino, mercato, area per il gioco, eccetera) integrando nella pavimentazione griglie e soluzioni che agevolino lo smaltimento naturale dei fumi del parcheggio sottostante.

Nei parcheggi in elevazione dovrà essere dedicata particolare attenzione (ammessi solo per il servizio dp3):

-          all’orientamento delle aperture e dei condotti di ventilazione naturale o artificiale, rispetto agli edifici contermini;

-          alla separazione dei percorsi veicolari da quelli pedonali variando in maniera opportuna la pavimentazione.

I parcheggi a raso dovranno essere protetti dal soleggiamento disponendo idonee schermature anche mediante materiali vegetali, dovrà altresì essere aumentata nei parcheggi a raso la presenza di materiali vegetali (alberi, arbusti, siepi, prati) considerando la loro capacità di assorbimento delle polveri e di miglioramento del microclima. Qualora il regime di utilizzo temporale sia discontinuo si dovrà valutare la possibilità di consentire lo svolgimento di attività diverse (per es. gioco, sport, commercio temporaneo adottando idonee soluzioni per il trattamento delle superfici e la collocazione di strutture mobili.

 

9 – Norme di progettazione per l’inserimento delle opere nel territorio

Gli interventi di realizzazione di nuove infrastrutture, nonché quelli di adeguamento e modificazione di quelle esistenti devono essere progettati con l’obiettivo di coniugare i livelli di funzionalità ed efficienza necessari con il contenimento dell’impatto sull’ambiente e sul tessuto urbanizzato.

A tal fine, ove possibile, devono essere realizzate apposite zone filtro laterali, alberate e arredate con essenze vegetali, eventualmente integrate con barriere antirumore o altri dispositivi atti all’attenuazione dei fattori di scarsa compatibilità.

Il progetto esecutivo delle strade pubbliche e di uso pubblico deve riservare una sede apposita per ospitare piste ciclabili e le connessioni con percorsi limitrofi di caratteristiche adeguate al transito ciclistico ove non sia possibile riservare una sede apposita.

L’andamento dei tracciati infrastrutturali deve essere definito al fine di attenuare l’entità delle opere di sostegno e contenimento.

La dimensione dei muri di sostegno necessari deve essere, ove possibile, contenuta, anche mediante il ricorso a gradonature o al trattamento e rivestimento delle superfici che debbono, preferibilmente, essere rivestite e trattate con vegetazione.

10- Modalità di attuazione

Per la realizzazione di interventi da parte del Comune ed altri Enti pubblici o concessionari di pubblici servizi si applicano le vigenti disposizioni in materia di esecuzione di opere pubbliche.

Permesso di costruire convenzionato per interventi relativi alla realizzazione da parte di soggetti privati di parcheggi pubblici.

 11 – Margini di flessibilità nella realizzazione di infrastrutture per la mobilità ed i parcheggi pubblici

La progettazione esecutiva delle infrastrutture di previsione e l’adeguamento tecnico funzionale di quelle esistenti, possono discostarsi dal tracciato o dal perimetro indicati, entro un margine massimo di m. 15, al fine di un migliore adattamento allo stato dei luoghi, dell’attenuazione dell’impatto ambientale e della corrispondenza a specifiche esigenze riscontrate all’atto della progettazione.

In sede di realizzazione delle opere pubbliche, sono ammesse modificazioni a carattere non sostanziale, dei perimetri, delle superfici individuate, nonché dei parametri dimensionali del progetto, motivate esclusivamente da esigenze tecniche o di miglior inserimento ambientale delle opere stesse.

12 – Eventuali previsioni specifiche per la realizzazione di infrastrutture per la mobilità locale e sovralocale

Strade rotabili

L’apertura o l’ampliamento di strade carrabili, pubbliche, e/o private che non siano indicate nelle tavole del PUC è ammessa solo per strade interpoderali e purché gli interventi proposti siano conformi alla normativa geologica.

Attraverso il rilascio di titolo edilizio convenzionato è consentito l’apertura di nuove strade interpoderali negli ambiti di Completamento e Riqualificazione purché al servizio di più proprietà e se realizzate da utenti riuniti in consorzi e purché la convenzione identifichi puntualmente:

a) le modalità di esecuzione delle opere;

b) le eventuali infrastrutture a rete che dovranno transitare lungo il suo tracciato;

c) le eventuali modalità di illuminazione notturna della stessa;

d) le modalità di manutenzione da adottare per una buona conservazione delle opere;

e) le garanzie finanziarie e i termini per l’adempimento dei relativi impegni.

 

Nel tracciamento per l’esecuzione o l’ampliamento di strade carrabili, pubbliche e/o private, sono da rispettarsi le seguenti caratteristiche:

-nelle aree ricadenti negli ambiti classificate CE-TPA deve essere mantenuta una sezione costante non superiore a m 5, misurata al netto delle cunette di scolo delle acque piovane, e maggiorabile fino a m 6 in corrispondenza di eventuali piazzole di sosta;

-negli altri ambiti, purché non assoggettati a tutela di tipo ambientale e/o normativo, deve essere mantenuta una sezione tale da garantire il passaggio dei veicoli in uno o due sensi (ovvero da 3,00 m a 6,00 m), separando la viabilità pedonale da quella carrabile mediante la formazione di marciapiedi;

-negli ambiti CE-TU, RQ-TU, CO-TU, DTU i marciapiedi devono essere previsti di larghezza non inferiore a 1,20 m.

 

In  tutti i casi, comunque, il tracciato deve essere impostato sulle quote naturali del terreno, evitando pertanto pendenze costanti, rettilinei di lunghezza tale da provocare movimenti di terra e attraversamenti trasversali di vallecole ottenuti mediante il loro riempimento; non sono ammissibili pendenze superiori al 15%; non sono ammissibili raggi di curvatura in asse inferiori a 10 m in corrispondenza di pendenze fino all'8%; non sono ammissibili raggi di curvatura in asse inferiori a 15 m in corrispondenza di pendenze superiori all'8%; non sono, infine, ammissibili interventi che non prevedano al contempo una corretta regimazione delle acque piovane o che provochino danni all'assetto della vegetazione arborea circostante, e che comunque contrastino in qualsivoglia modo con la normativa geo-ambientale del presente Piano.

Per le   opere di sterro e di riporto per la realizzazione di nuova viabilità il progetto dovrà prevedere, dettagliatamente, le modalità e i tempi di ripristino dell'assetto circostante mediante la ricostituzione della vegetazione arborea e della cotica erbosa preesistenti alle opere medesime, nonché il rinsaldamento del suolo (ove incoerente) sulla base delle tecnologie ambientali più opportune.

Attraverso il solo rilascio di autorizzazione edilizia è consentita, su tutto il territorio comunale, la manutenzione e il ripristino di vecchie strade vicinali e/o vicinali di uso pubblico, purché ciò non implichi alcun movimento di terra e vengano mantenute inalterate le tipologie costruttive della pavimentazione e dei muri di sostegno originari.

 

Strade agricole e forestali

Le strade agricole e quelle forestali negli ambiti CE-TPA-5 e CE-TPBN potranno essere esclusivamente in funzione della conduzione dei fondi agricoli e della protezione dagli incendi. Tali strade e/o piste avranno carreggiata massima di mt 2.50 (mt 3 in curva); inoltre, possono essere provvisti, ad intervalli, appositi spazi di manovra atti a consentire il transito dei veicoli nei due sensi di marcia per una sezione massima comprensiva della strada pari a mt 5. Il manto di copertura di tali strade, salvo i casi giustificati dalla particolare conformazione del tracciato (pendenza, tortuosità, ecc), non può essere di tipo cementizio o bituminoso continuo, ma deve limitarsi ad un trattamento superficiale antipolvere o terra stabilizzata.

 

Percorsi pedonali

Tutti i percorsi pedonali, antichi sentieri e/o mulattiere, esistenti dovranno essere valorizzati nel loro tracciato originario, conservati all'uso pedonale secondo i materiali tradizionali. Si prevede la loro totale conservazione nel rispetto dei valori tipologici originari e della continuità dell'itinerario. Quando i percorsi rivestono un interesse panoramico occorre tenere conto delle esigenze di inserimento ambientale, evitando la messa in opera di soluzioni palesemente antiestetiche di confine stradale, quali i guard-rail, rispetto ai paletti in pietra o in metallo di confine stradale o in legno. Contestualmente è proibita la realizzazione di qualsiasi manufatto che possa essere d'ostacolo alla fruizione panoramica e schermare la visuale della sede stradale. E' ammesso l'uso di materiale naturale (legno) e/o la piantagione di siepi. Eventuali interventi volti al recupero dei percorsi storici potranno impiegare le tecniche dell’ingegneria naturalistica, ma sempre nel rispetto dei materiali e delle tecniche costruttive locali.

 


 

SISTEMA DEI SERVIZI E DELLE INFRASTRUTTURE

PARTE II

 

Parametri di riferimento

Disciplina del sistema delle dotazioni territoriali previste dal PUC

1 – Localizzazione delle dotazioni obbligatorie del PUC

(art. 34, comma 1, lett. a), b), c), l.r. 36/1997 e s.m.) da numerare ed indicare sulla cartografia di Struttura del Piano.

Per ciascuna previsione di nuove dotazioni territoriali obbligatorie da realizzare deve anche essere indicato in quale regime normativo del PTCP – Assetto Insediativo ricade in tutto o in parte la dotazione prevista.

a) aree ed edifici per l’istruzione:

 

1) asili nido, scuole materne, scuole dell’obbligo, anche a servizio di più comuni:

 

ESISTENTI - PUBBLICI

(id informatico)

Codice dotazione

Sintetica descrizione

Superficie mq.

Tipologia

PTCP – Assetto insediativo

1

a1

SCUOLA DELL’INFANZIA

918

ISTRUZIONE - PRIVATO

 

3

a2

SCUOLA PRIMARIA

1078

ISTRUZIONE - PUBBLOCO

 

 

2) istruzione superiore dell’obbligo, in presenza dei relativi fabbisogni: Non presenti.

 

3) strutture sportive da riservare all’utilizzo dei complessi per l’istruzione, ove non già presenti negli stessi complessi, anche a servizio di più comuni: Non presenti.

 

b) aree ed attrezzature di interesse comune:

1) edifici per le funzioni amministrative, sanitarie di base, culturali, religiose, in funzione dei relativi fabbisogni:

 

 

 

ESISTENTI

(id informatico)

Codice dotazione

Sintetica descrizione

Utilizzo

*

Superficie mq.

Tipologia

PTCP – Assetto insediativo

9

b1

COMUNE

1

963

INTERESSE COMUNE

 

12

b3

EDIFICI ECLESIASTICI – CHIESA NEL CIMITERO

3

117

INTERESSE COMUNE

 

13

b4

EDIFICI ECLESIASTICI – CHIESA PARROCCHIALE

3

906

INTERESSE COMUNE

 

14

b5

EDIFICI ECLESIASTICI - ORATORIO

3

586

INTERESSE COMUNE

 

15

b6

BIBLIOTECA – AMBULATORIO SANITARIO DI BASE

1

484

INTERESSE COMUNE

 

20

b7

CENTRO DI AGGREGAZIONE SOCIALE

1

762

INTERESSE COMUNE

 

31

b8

TORRE BARBARESCA

1

308

INTERESSE COMUNE

 

Legenda:

* 1: Pubblico; 2: privato convenzionato; 3: Religioso.

 

2) edilizia residenziale pubblica, in funzione dei relativi fabbisogni: Non presenti.

 

3) mercati comunali di quartiere e/o mercati a “km0”: Non presenti.

 

4) residenze socio-assistenziali e protette, in funzione dei relativi fabbisogni ed anche a servizio di più comuni: Non presenti.

 

5) spazi pubblici dotati di wi-fi con libero accesso: Non presenti.

 

6) impianti per la raccolta differenziata ed il trattamento dei rifiuti, anche a servizio di più comuni:

 

ESISTENTI

(id informatico)

Codice dotazione

Sintetica descrizione

Utilizzo

*

Superficie mq.

Tipologia

PTCP – Assetto insediativo

37

b14

ISOLA ECOLOGICA

1

600

INTERESSE COMUNE

 

Legenda:

* 1: Pubblico; 2: privato convenzionato; 3: Religioso.

 

6)       cimiteri e relativi servizi:

 

ESISTENTI

(id informatico)

Codice dotazione

Sintetica descrizione

Utilizzo

*

Superficie mq.

Tipologia

PTCP – Assetto insediativo

11

b2

CIMITERO

1

2252

INTERESSE COMUNE

 

Legenda:

* 1: Pubblico; 2: privato convenzionato; 3: Religioso.

 

 

IN PREVISIONE

(id informatico)

Codice dotazione

Sintetica descrizione

Utilizzo

*

Superficie mq.

Tipologia

PTCP – Assetto insediativo

23

bp311

CIMITERO

1

760

INTERESSE COMUNE

IS MA

25

bp321

CIMITERO

1

399

INTERESSE COMUNE

IS MA

Legenda:

* 1: Pubblico; 2: privato convenzionato; 3: Religioso.

 

 1Destinazione territoriale preordinata all’espropriazione per pubblica utilità.

 

8) impianti di protezione civile per le situazioni di soccorso ed emergenza, anche a servizio di più comuni: Non presenti.

Nota: L’area di raccolta è già stata conteggiata nell’ambito dei servizi per la funzione ludica, ricreativa e sportiva.

9) impianti per l’approvvigionamento, la depurazione e la distribuzione idrica anche a servizio di più Comuni:

ESISTENTE

(id informatico)

Codice dotazione

Sintetica descrizione

Utilizzo

*

Superficie mq.

Tipologia

PTCP – Assetto insediativo

28

b9

ACQUEDOTTO

1

825

INTERESSE COMUNE

 

33

b11

ACQUEDOTTO

1

1283

INTERESSE COMUNE

 

24

b12

ACQUEDOTTO

1

413

INTERESSE COMUNE

 

22

b13

ACQUEDOTTO

1

638

INTERESSE COMUNE

 

21

b14

ACQUEDOTTO

1

495

INTERESSE COMUNE

 

Legenda:

* 1: Pubblico; 2: privato convenzionato; 3: Religioso.

 

IN PREVISIONE

(id informatico)

Codice dotazione

Sintetica descrizione

Utilizzo

*

Superficie mq.

Tipologia

PTCP – Assetto insediativo

27

bp31

BACINO IDRICO ANTINCENDIO – BACINO ACQUA IRRIGUA

1

4374

INTERESSE COMUNE

ANI MA

Legenda:

* 1: Pubblico; 2: privato convenzionato; 3: Religioso.

1Destinazione territoriale preordinata all’espropriazione per pubblica utilità.

 

 

c) aree per fruizione ludica, ricreativa e sportiva:

1) passeggiate ed aree pedonali per l’aggregazione sociale e manifestazioni: Non presenti.

 

2) aree di tutela del verde urbano e reti ecologiche: Non presenti.

 

3) aree sistemate a giardino o a parco attrezzato locale o di quartiere:

 

ESISTENTE

(id informatico)

Codice dotazione

Sintetica descrizione

Utilizzo

*

Superficie mq.

Tipologia

PTCP – Assetto insediativo

32

cp11

AREA VERDE – TORRE BARBARESCA

1

1454

INTERESSE COMUNE

NI CO

29

cp21

AREA VERDE – VIA DEI VALLONI

1

8936

INTERESSE COMUNE

IS MA; IS MA CPA

Legenda:

* 1: Pubblico; 2: privato convenzionato; 3: Religioso.

1Destinazione territoriale preordinata all’espropriazione per pubblica utilità.

4) impianti sportivi locali o di quartiere, in funzione dei relativi fabbisogni:

ESISTENTE

(id informatico)

Codice dotazione

Sintetica descrizione

Utilizzo

*

Superficie mq.

Tipologia

PTCP – Assetto insediativo

5

c1

IMPIANTO SPORTIVO

1

3173

INTERESSE COMUNE

 

7

c2

IMPIANTO SPORTIVO

1

6385

INTERESSE COMUNE

 

Legenda:

* 1: Pubblico; 2: privato convenzionato; 3: Religioso.

 

5) spiagge libere e libere attrezzate nei comuni costieri ed aree riservate alla balneazione lungo corsi o specchi d’acqua dotate di apposita regolamentazione: Non presenti.

2- Localizzazione delle eventuali dotazioni aggiuntive del PUC

(art. 34, comma 2, lett. a),b),c). l.r. 36/1997 e s.m.) da numerare ed indicare sulla cartografia di Struttura del Piano.

Per ciascuna previsione di nuove dotazioni territoriali aggiuntive da realizzare deve anche essere indicato in quale regime normativo del PTCP – Assetto Insediativo ricade in tutto o in parte la dotazione prevista.

a) aree ed edifici per l’istruzione:

1) istruzione universitaria e relativi servizi residenziali e funzionali, anche a servizio di più comuni: Non presenti.

 

2) centri per la formazione professionale, anche a servizio di più comuni: Non presenti.

 

3) strutture pubbliche per la ricerca e l’innovazione tecnologica: Non presenti.

 

b) aree ed edifici di interesse comune:

1) assistenza sanitaria ospedaliera: Non presenti.

 

2) grandi impianti per lo spettacolo e ricreativi: Non presenti.

 

3) centri fieristici ed espositivi: Non presenti.

 

4) rifugi escursionistici: Non presenti.

 

5) accoglienza per senza dimora e comunità nomadi: Non presenti.

 

6) impianti per lo smaltimento di rifiuti: Non presenti.

 

7) servizi delle Amministrazioni dello Stato: Non presenti.

 

c) impianti per lo sport ed aree naturali attrezzate a parco:

1) grandi impianti sportivi: Non presenti.

 

2) parchi pubblici urbani e territoriali naturali ed attrezzati: Non presenti.

 

3 – Dotazione minima per unità di carico urbanistico prevista dal PUC, in base alla classificazione del Comune di cui all’art. 3 del RR n. 2/2017

Classificazione del Comune: MONTANO dotazione minima per dotazioni territoriali obbligatorie: 9 mq/UCU

Dotazione minima complessiva prevista dal PUC 26 mq/U.C.U. per le dotazioni territoriali obbligatorie (art. 3, comma 2, lett. a),b), c), RR n. 2/2017)

 

 

4 – Disciplina delle destinazioni d’uso

complementari eventualmente ammesse negli ambiti riservati alle dotazioni territoriali obbligatorie ed aggiuntive.

Funzioni complementari ammesse (max. 10 %)

Dotazioni territoriali obbligatorie

Dotazioni territoriali aggiuntive

Eventuali limitazioni di cui all’art. 13, comma 2, l.r. 36/1997 e s.m.:

Residenza:

/

/

Commercio:

Si, con architetture temporanee di ridotte dimensioni

/

Servizi privati e convenzionati:

Si

/

Parcheggi privati:

/

/

5 – Disciplina degli interventi edilizi sugli edifici e sulle aree destinati alle dotazioni territoriali obbligatorie ed aggiuntive.

Prescrizioni generali per gli interventi sugli edifici e relative aree di pertinenza destinati alle dotazioni territoriali obbligatorie ed aggiuntive esistenti:

Negli immobili esistenti, o loro porzioni, funzionalmente indipendenti o che possono essere rese indipendenti dal servizio pubblico senza determinarne la riduzione, le funzioni principali e complementari ammesse corrispondono a quelle dell’ambito di conservazione o di riqualificazione prevalente al contorno;

Con i progetti delle opere pubbliche è definito il dimensionamento delle funzioni complementari,

Sugli edifici esistenti che interferiscono con i servizi di previsione, sono consentiti tutti gli interventi per la loro conservazione fino al risanamento conservativo.

I giardini, i parchi e gli spazi verdi strutturati esistenti, devono essere conservati per le loro caratteristiche morfologiche, vegetazionali e di effettiva fruibilità, non essendo ammessa la loro sostituzione con altri tipi di servizi, ancorché pubblici.

La dimensione dei nuovi edifici o dell’ampliamento volumetrico di servizi pubblici esistenti è definita, in sede di progetto dell’opera pubblica, in ragione delle esigenze funzionali e dell’attenuazione dell’impatto sull’ambiente, da valutarsi con i relativi studi prescritti dalla vigente legislazione in materia.

Ristrutturazione edilizia consentita, senza obbligo di reperire i parcheggi pertinenziali:

-      per gli edifici esistenti già adibiti a servizi pubblici o contestualmente al cambio d’uso per l’introduzione di servizi pubblici;

-      per gli edifici destinati a servizi di uso pubblico e servizi privati esistenti finalizzata al mantenimento dell’attività svolta o alla realizzazione di servizi pubblici.

Demolizione e ricostruzione consentita, salvo che per gli edifici significativi sotto il profilo monumentale, architettonico, paesaggistico o documentario, anche in relazione al contesto, limitatamente alla realizzazione di edifici destinati a servizi pubblici; nei giardini, parchi e aree verdi strutturate pubbliche, la sostituzione edilizia di edifici esistenti deve essere effettuata soltanto sul relativo sedime e non deve comportare la riduzione delle aree verdi e l’abbattimento di alberature esistenti.

Nuova costruzione, non consentita nei giardini, parchi e aree verdi strutturate, laddove determini la riduzione degli spazi verdi e l’abbattimento di alberature esistenti, e nei servizi individuati con valore storico paesaggistico dalla cartografia del PUC.

Consentita per realizzare servizi pubblici, dimensionati in relazione alle esigenze di corretta localizzazione ed organizzazione logistica e funzionale delle attività;

Sono sempre consentiti interventi di sostanziale modifica o integrazione dei servizi pubblici esistenti, con le limitazioni sopra indicate per i giardini, parchi ed aree verdi strutturate pubbliche, finalizzati al loro potenziamento, sulla base di progettazione definitiva approvata anche con effetto di pubblica utilità tenendo conto dei caratteri del paesaggio interessato.

6 – Sistemazione degli spazi liberi negli edifici destinati alle dotazioni territoriali obbligatorie ed aggiuntive.

Nelle aree libere di pertinenza degli edifici destinati alle dotazioni territoriali obbligatorie ed aggiuntive previste dal Piano, sono consentite le seguenti sistemazioni:

Le pertinenze sono consentite limitatamente a ripostigli e impianti tecnologici, centrali termiche, cabine idriche ovvero spazi destinati ad accogliere impianti strumentali per l’utilizzo dell’immobile principale e che non possono essere ubicati al suo interno;

Nelle aree dei parchi urbani è consentita la realizzazione di viabilità interna di servizio, piccole serre di servizio e parcheggi a raso funzionali al parco di piccole dimensioni e compatibili sotto il profilo ambientale, a condizione che non comportino la riduzione delle aree verdi e l’abbattimento di alberature esistenti.

7 – Disciplina delle distanze

Gli interventi di ricostruzione e nuova costruzione per le dotazioni territoriali obbligatori ed aggiuntive devono rispettare le seguenti distanze:

m. 1,50 dai confini di proprietà;

m. 5,00 da strade veicolari pubbliche fatto salvo l’allineamento degli edifici esistenti.

8 – Norme di progettazione per l’inserimento delle opere nel territorio

 

bp3 – bacino idrico anti incendio – acqua irrigua.

L’invaso artificiale realizzato a scopo irriguo, antincendio e misto deve prevedere un adeguato studio ambientale, geo-idrologico ed idraulico per gli eventuali impatti nonché per le effettive prestazioni in termini di utilizzo della riserva idrica. L’invaso dovrà prevedere la sistemazione spondale con vegetazione idonea sia al consolidamento spondale, sia alla mitigazione dell’impatto paesaggistico; inoltre, tale vegetazione dovrà essere coerente con i caratteri ecologici dell’area. Le eventuali opere in grigio dovranno essere mitigate con uso di materiali e tecniche costruttive idonee all’ambito. Le immissioni e le emissioni se realizzate a pelo libero devono realizzarsi con tecniche di ingegneria naturalistica sia per la correzione dei deflussi e delle portate che per la formazione dei fianchi e delle sponde e comunque prevedere un inserimento paesaggistico il più possibile rispettoso della morfologia originaria dei suoli. In caso di immissione ed emissione con condutture esse devono prevedere l’inserimento in sedi obbligate non visibili e senza danneggiare la viabilità pedonale preesistente ovvero la morfologia salvo la completa rimessa in pristino in caso di obbligata intercettazione di tale viabilità.

 

-------------

 

Prescrizioni generali per le fruizioni ludiche, ricreativa e sportiva.

Nelle dotazioni cp non sono ammesse nuove costruzioni fisse fuori terra, eccezion fatta riguardo alle attrezzature di arredo urbano, a tettoie di protezione e a pergolati.

E’ altresì ammissibile, sulla base di un progetto unitario di intervento esteso all’intera superficie a standard:

- l’installazione di eventuali manufatti amovibili per la sorveglianza, l'informazione turistica ed i servizi igienici di uso pubblico,

- oltrechè la realizzazione di strutture a servizi totalmente interrate, purché compatibili con le norme geologiche di attuazione in sito.

 

Dotazione cp1 – aree sistemate a giardino o a parco attrezzato locale o di quartiere.

Il progetto dovrà prevedere la valorizzazione dell’area al fine di promuovere la conoscenza del patrimonio culturale e ad assicurare le migliori condizioni di utilizzazione e fruizione pubblica del patrimonio stesso, anche da parte delle persone diversamente abili. In riferimento al paesaggio la valorizzazione comprende altresì la riqualificazione degli immobili e delle aree sottoposti a tutela, ovvero la realizzazione di nuovi valori paesaggistici coerenti ed integrati.

Il progetto dovrà valorizzare la Torre Barbaresca attraverso sia un’idonea cartellonistica finalizzata alla divulgazione degli aspetti storico-artistici, sia un sistema di illuminazione capace di valorizzare il manufatto e di limitare il consumo di energia elettrica. Quest’area rappresenta un polo di particolare interesse sia per il significativo valore storico culturale per la comunità locale, sia per la sua rilevanza strategica nella promozione turistica del territorio.

Si ritiene necessaria la redazione di un progetto “capace di raccontare” anche lo sviluppo urbano del limitrofo Borgo dagli anni della sua edificazione fino al tragico evento sismico risalente al 1887.

 9 – Margini di flessibilità nella realizzazione delle dotazioni territoriali obbligatorie ed aggiuntive.

La progettazione definitiva delle dotazioni territoriali, sia obbligatorie che aggiuntive, determina la destinazione d’uso dell’ambito riservato a tali funzioni rispetto alle indicazioni del Piano, fermo restando il vincolo di appartenenza ad una delle categorie di dotazioni territoriali.

In sede di realizzazione delle opere pubbliche, sono ammesse modificazioni a carattere non sostanziale, dei perimetri, delle superfici individuate, nonché dei parametri dimensionali del progetto, motivate esclusivamente da esigenze tecniche o di miglior inserimento ambientale delle opere stesse

10 – Eventuali previsioni specifiche per la realizzazione di dotazioni territoriali obbligatorie ed aggiuntive

Vengono qui elencate le dotazioni territoriali di cui esistono già specifici progetti in corso di realizzazione o approvati che il presente strumento urbanistico conferma:

-          il progetto del parcheggio meglio identificato in cartografia con il codice dp3;

-          il progetto del bacino idrico meglio identificato in cartografia con il codice bp3. Nota: L’opera è già stata realizzata, ma non collaudata.